- Anno di nomina: 2015
- Struttura di appartenenza: Dipartimento di Architettura e Studi Urbani
- E-mail: gianni.ottolini@polimi.it
Ha svolto attività di ricerca teorica, storico-critica e applicata, nell’ambito disciplinare dell’Architettura degli Interni e Allestimento, trattato nei corsi istituzionali di Teorie e Tecniche della Progettazione Architettonica, Storia e Critica degli Interni Domestici e Storia degli Allestimenti, e nei laboratori didattici di Progettazione dell’Architettura degli Interni edilizi e urbani, centrati soprattutto sull’abitazione e i tessuti residenziali. La sua didattica ha compreso il Dottorato AIA (Interior Architecture and Design) del Politecnico, di cui è anche stato Coordinatore, e i corsi di Disegno Urbano e di Teoria e Storia dell’Abitare tenuti in sede internazionale (Bogotà, Madrid, Ciudad Juarez, Potsdam).
La ricerca teorica relativa al settore disciplinare ha superato la riduttiva accezione dell’Arredamento e sviluppato il pensiero magistrale di G. Ponti, F. Albini e C. De Carli, ponendo gli Interni come fondativi dell’intera architettura con proprie specificità di ottica, utilità, estetica, scala dimensionale, durata e materia. Nella ricerca storico-critica e nella relativa didattica, col contributo del Laboratorio di Modellistica da lui fondato, ha curato in particolare la ricostruzione modellistica in scala di alcune centinaia di interni domestici di valore storico, esposti in mostre didattiche pluriennali e in sedi esterne (Salone del Mobile e Triennale di Milano, Museo Etnografico di San Pietroburgo) col titolo Civiltà dell’abitare e relative pubblicazioni, nonché di numerosi allestimenti temporanei di interesse storico.
La ricerca progettuale, svolta anche come responsabile locale o nazionale di ricerche MURST 40%, ha riguardato soprattutto le residenze destinate a utenze particolari (anziani, studenti, immigrati, senza-casa), il recupero del patrimonio edilizio storico (interi tessuti residenziali o quartieri di edilizia popolare e singoli edifici abitativi o di servizio sociale come l’Istituto Marchiondi Spagliardi di V. Viganò), gli interni urbani (come nel Progetto Guida per l’Illuminazione del Centro Storico di Milano) e il rapporto fra lo spazio domestico e l’arredo fisso e mobile. Col progetto di Una casa in una stanza destinata alle persone anziane nel 1994 ha vinto il Silver Prize del concorso internazionale di Design di Nagaoka (Giappone). Sul tema dell’arredo è stato anche presidente e curatore scientifico della Galleria del Design e dell’Arredamento del Centro Legno Arredo di Cantù, prima sede della collezione storica del premio ADI Compasso d’Oro.
Fra le attività gestionali svolte, è stato membro del Comitato di Consulenza 08 sulle ricerche di interesse nazionale del Consiglio Universitario Nazionale, Direttore per due mandati del Dipartimento di Progettazione dell’Architettura del Politecnico, membro della Commissione di Politecnico per la riforma dello Statuto. Ha fatto parte per un decennio della Commissione per l’Arte Sacra, i Beni Culturali e le Nuove Chiese della Diocesi di Milano.
Fra le centinaia di scritti e pubblicazioni (articoli e scritti brevi, rapporti di ricerca, libri, progetti) si segnalano i seguenti volumi: Spazio e arredo della casa popolare (1981), Hinterland n.26 (1983), Lineare Piano Volumetrico (1987), Storia e progetto di Arredamento (1989), La casa attrezzata (1992), Forma e significato in Architettura (1996), Civiltà dell’abitare (1997), Carlo De Carli e lo spazio primario (1997), Spazi e arredi delle residenze speciali (1997), Il magistero della bellezza (2008), Il progetto delle residenze speciali (2008), Tre scritti su Sottsass (2013), Architettura degli interni domestici (2015), Architettura degli Allestimenti (2017).
Note di carriera gentilmente fornite dal professor Ottolini nel 2023