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Assegnati 4 ERC Proof of Concept al Politecnico di Milano

Sara Bagherifard, Daniele Ielmini, Francesco Topputo e Gianvito Vilè ottengono il finanziamento dello European Research Council

Data di pubblicazione

Sono 4 i ricercatori del Politecnico di Milano che hanno ottenuto il finanziamento per un ERC Proof of Concept (PoC). Lo European Research Council (ERC) sovvenziona attraverso il bando ERC PoC progetti eccellenti capaci di distinguersi in ambiti di frontiera con lo scopo di inserire sul mercato i primi risultati della ricerca di base. 

I progetti CoRe, NEURO2D, AXESS e CATSYNEX rappresentano un terzo dei 12 progetti italiani finanziati dal primo round di questo bando europeo che dispone di un budget di 30 milioni di euro. 

Con gli ERC PoC appena ottenuti il primato del Politecnico cresce ancora: l’Ateneo si conferma prima università italiana per finanziamenti ricevuti nell’ambito del programma Horizon Europe con 284 progetti per un totale di 137.712.097.

Nell’ambito del programma quadro di finanziamento Horizon Europe 2021-2028, il Politecnico di Milano ha ottenuto finora 32 progetti ERC per un totale di €33.577.371.

Sara Bagherifard

Sara Bagherifard, Professoressa Associata del Dipartimento di Meccanica, ha conseguito il finanziamento per il progetto CoRe, che punta ad innovare la riparazione e la rigenerazione dei componenti meccanici utilizzando la tecnologia Cold Spray (CS), integrata con modelli analitici e intelligenza artificiale. Questa innovazione ridurrà significativamente la post-elaborazione, i rifiuti di materiale e i tempi di consegna nell'industria manifatturiera, contribuendo alla sostenibilità e accessibilità nella riparazione, tramite strumenti completamente automatizzati.

Daniele Ielmini

Daniele Ielmini, Professore Ordinario al Dipartimento di Elettronica, Informazione e Bioingegneria, invece ha ottenuto il finanziamento con NEURO2D, progetto che si prefigge di sviluppare sistemi neuromorfici ad alta efficienza energetica per l'elaborazione di segnali elettrofisiologici (SEF), come l’elettroencefalogramma (EEG) e l’elettromiogramma (EMG), utilizzando semiconduttori 2D dello spessore di una singola molecola. Questi dispositivi innovativi permetteranno di estrarre informazioni cruciali dai segnali SEF con bassa potenza e alta accuratezza, permettendo di sviluppare biomarker minimamente invasivi per diagnosi mediche avanzate e avanzate interfacce cervello-computer (brain-computer interface, BCI).

Francesco Topputo

Francesco Topputo, Professore Ordinario presso il Dipartimento di Scienze e Tecnologie Aerospaziali, ha ottenuto il prestigioso finanziamento per il progetto AXESS per validare le tecnologie dei satelliti autonomi. Il New Space, infatti, diventerà la più grande industria della storia umana. L’aumento delle sonde spaziali impone lo sviluppo di veicoli autonomi, che richiedono test empirici e approfonditi in condizioni ambientali rappresentative. AXESS ha lo scopo di sviluppare una piattaforma Testing-as-a-Service dedicata ai sistemi e alle tecnologie dei veicoli spaziali miniaturizzati. In questo ambito sarà sviluppato un ambiente di test integrato che consentirà di eseguire esperimenti X-in-the-loop con una filosofia flessibile e agile, consentendo test automatizzati su hardware spaziale. AXESS consentirà agli utenti di eseguire la progettazione, il debug e la messa a punto dei prodotti attraverso tutte le fasi del ciclo di vita dello sviluppo del sistema. Il progetto ha già ricevuto l’interesse delle aziende leader del settore e delle agenzie spaziali. 

Gianvito Vilé

Gianvito Vilé, Professore Associato al Dipartimento di Chimica, Materiali e Ingegneria Chimica "Giulio Natta", ha ottenuto il finanziamento per il progetto CATSYNEX, che mira a produrre catalizzatori a singolo atomo su scala kilo-lab, con l’obiettivo di migliorare la catalisi industriale. Questi catalizzatori sono tra i materiali più promettenti nello stato dell'arte della chimica fine e potrebbero consentire una sintesi di composti farmaceutici più efficiente, sicura, economica ed ecologica, trattandosi di catalizzatori solidi recuperabili e riutilizzabili che minimizzano l’uso di metalli critici.