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Comunicazione

Il logo 

Tradizione e progresso

Concepita dall'innovazione, l'università dall’animo tecnologico emerge come faro dell'istruzione superiore. Il suo marchio incarna la fusione tra tradizione e progresso, riflettendo l'eccellenza accademica e l'avanguardia tecnologica. 

Attraverso un simbolo distintivo, rappresenta l'incrocio di menti creative e soluzioni ingegneristiche, plasmando il futuro attraverso la conoscenza. Un luogo dove l'ispirazione si unisce alla tecnologia, preparando la leadership del domani.

L'evoluzione del logo nel tempo

L'Istituto Tecnico Superiore - così si chiamava il Politecnico di Milano nel 1863 - non possedeva un proprio logo. Il logo che conosciamo oggi deriva da una medaglia del 1906, commemorativa del giubileo didattico di Giuseppe Colombo, secondo direttore del Politecnico, disegnata da Luca Beltrami e incisa da Angelo Cappuccio.

Il soggetto raffigurato nel verso della medaglia si ispira al cartone della Scuola di Atene di Raffaello, affrescata nella Stanza della Segnatura dei Musei Vaticani nel 1510. Il grande cartone preparatorio, delle dimensioni di 285x804 cm, conservato nella Pinacoteca Ambrosiana a Milano, a differenza del dipinto non ha lo sfondo con l'architettura rinascimentale, che si ispira al progetto di Bramante per il rinnovamento della basilica paleocristiana di San Pietro, né la figura di Eraclito. Nel particolare in basso a destra dell'opera, Raffaello raffigura Euclide, o Archimede secondo alcuni, nelle sembianze del Bramante, mentre illustra un teorema ai discepoli con l'ausilio di un compasso.

Nel 1942 il disegno della medaglia viene adottato ufficialmente come marchio del Politecnico e utilizzato per la timbratura a secco dei diplomi. Negli anni Settanta, il logo viene ridisegnato e stilizzato: perde la corona di puntini e il chiaroscuro dei tratti. Nel 2002 il logo è costituito da un marchio che si ispira alla versione degli anni Quaranta e da un logotipo ("Politecnico di Milano") scritto con il carattere Futura.

Nel 2024 una nuova revisione. Il nuovo marchio presenta due interventi formali: la ghiera è stata rivista per adattarsi in maniera ottimale alle diverse dimensioni e contesti d’uso; nel logotipo il peso della dicitura “Milano 1863” è stato ricalibrato per dare maggiore rilevanza all’heritage del brand.

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